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Vinicio Capossela nel paese dei coppoloni

“Chi siete? A chi appartenete? Cosa andate cercando?”*

Una ricerca di sè attraverso l’altro, gli altri, quelli che sono restati e coloro che sono partiti, le proprie origini e gli impervi cammini, nuove e vecchie conoscenze apparse forse in infanzia o in un sogno immaginifico; quell’incontro con l’estraneo e a volte scontro con se stessi, con ciò che non si vuole essere, con ciò che si teme di essere, o con ciò che si è.

“Chi siete? A chi appartenete? Cosa andate cercando?”

Vinicio Capossela nel paese dei coppoloni ci cammina a passo lento e fare discreto, bussando alle porte che recinti non sono per raccontare o lasciar narrare, musicando, di luoghi vicini in tempi lontani, o luoghi distanti in tempi attuali. Luoghi alti in cima ai monti di gente che la terra la tocca in basso col calore delle mani, la semina, la raccoglie, la cura e la deruba, la impasta e la cucina, la osserva temibile, ma sempre la venera e la ringrazia al calar della luna.

“Chi siete? A chi appartenete? Cosa andate cercando?”

Nell’oscura notte gli animali della Cupa rincorrono la nostra natura nascosta, incompresa e non svelata. Si trasformano in esseri oscuri, in metamorfosi di umori e rumori che ci spaventano, ci assalgono, si prendono gioco di noi, ma sempre ci sussurrano “solidalmente” chi siamo, a chi apparteniamo e cosa andiamo cercando.

Il paese dei coppoloni è il romanzo scritto da Vinicio Capossela e pubblicato da Feltrinelli editore, da cui è stato tratto il film prodotto da LaEffe – GRUPPO FELTRINELLI, PMG, LA CUPA e distribuito da NEXO DIGITAL. Proiettato nelle sale il 19 e il 20 gennaio 2016, il viaggio cinematografico dedicato a Il paese dei coppoloni celebra anche i 25 anni di carriera musicale di Capossela, anticipando l’uscita del prossimo disco di inediti prevista per marzo 2016.

testo e immagine di Laura Luppi

*cit. Vinicio Capossela Il paese dei coppoloni, Feltrinelli