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“Panic Attack” di Bernardo Siciliano, alla M77

La mia recensione sulla personale dedicata a Bernardo Siciliano presso la M77 gallery di Milano, su HESTETIKA MAGAZINE

“Panic Attack”, Bernardo Siciliano alla M77

di Laura Luppi

Panic Attack, attacco di panico, quello che di solito scatta per uno stato emotivo subdolo e inconscio, quanto crudele e spietato per la capacità di cogliere impreparati al suo arrivo improvviso e inatteso. Disturbo d’ansia, di questo si parla: accellerazione del battito cardiaco, senso di soffocamento, di annichilimento, bisogno d’aria. Spesso a provocare tali sintomi contribuisce la sensazione di asfissia causata da luoghi piccoli e chiusi, o particolarmente affollati, da cui può derivare una delle fobie più diffuse, la claustrofobia. Alla M77 Gallery di Milano il “panic attack” è invece indotto da tele di grande formato in cui l’artista Bernardo Siciliano raffigura ampi spazi urbani, interni ed esterni, come strade, garage sotterranei e sottopassaggi metropolitani caratterizzati dalla totale assenza di figure umane. Destabilizzante è quindi la percezione di angoscia causata per contrasto dai vuoti, dai silenzi assordanti, amplificati da prospettive inusuali che ne esaltano le condizioni di insorgenza. Abituati come siamo a scene di panico collettivo, sia dalle pellicole cinematografiche americane che dai fatti di cronaca sulla politica del terrore, gli ambienti desolati di Siciliano sembrano piuttosto rimandare a ciò che rimane, al dopo, al poi.

Tutte le opere presenti sui due piani espositivi della mostra hanno per protagonista New York, e in particolare il quartiere Dumbo, quello presso il quale l’artista italiano vive e lavora dopo essersi trasferito oltreoceano negli anni ’90. La serie di fotografie esposte in una sezione dedicata mostrano lo scorcio della città nelle diverse ore del giorno, direttamente dalla finestra dell’abitazione del pittore, di cui “Apartment”, “The Apartment 1” e “The Apartment 2” ne riportano minuziosamente i dettagli. La precisione descrittiva dei grandi oli lascia spazio a una gestualità più immediata nelle carte di medio formato realizzate con tecnica mista in cui il segno diviene più libero e personale, ma sempre volutamente ponderato. Quella della pittura è una pratica seria di cui ancora oggi è necessario fruire e parlare, soprattutto se a occuparsene sono artisti che ricordano, senza emulare, i grandi maestri del passato. Bernardo Siciliano (1969) è uno dei più apprezzati in Italia e all’estero, con la sua pratica a tratti ossessiva ma terapeutica di restituire in maniera analitica paesaggi, ritratti e nudi, con lo stesso grado di intensità e precisione. Le espressioni dei volti come l’incarnato della pelle, la luce calda di un lampione di strada o quella fredda di una lampada al neon meritano per Bernardo la stessa cura e attenzione, una meticolosa pratica, un lento e accurato alternarsi di pennellate che si fa disciplina.

“Panic Attack” di Bernardo Siciliano, a cura di Michele Bonuomo, è visitabile con ingresso libero fino al 20 maggio presso la Galleria M77 di via Mecenate 77, Milano.

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