Maria Molteni - Orgasmo (2004)

Testo critico sull’artista Maria Molteni

Pubblicato sul mensile Archivio delle Arti (Mantova), anno XXI, n. 5, p. 34.

 

Maria Molteni. Dopo Villa Pisani, una personale a Palazzo Tentorio di Canzo

di Laura Luppi

Dopo la recente mostra svoltasi presso il Museo Nazionale Villa Pisani di Strà (Venezia), lungo il naviglio del Brenta, il comune di Canzo (Como), in collaborazione con la galleria Schubert di Milano, ospiterà una personale della scultrice Maria Molteni presso Palazzo Tentorio, sede degli uffici del sindaco e luogo culturale della città. L’inaugurazione avrà luogo il 6 settembre e, per tale occasione, verrà svelata al pubblico l’opera acquisita dal comune, che avrà come fissa dimora il punto centrale del patio chiuso dal recente restauro del palazzo, ubicato in via Mazzini al numero civico 28. Nel corso della sua carriera l’artista milanese annovera prestigiose sedi espositive, tra cui il Museo della Basilica di S. Ambrogio di Milano, la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Gazoldo degli Ippoliti di Mantova, oltre ad aver ricevuto importanti riconoscimenti, come ad esempio il Primo Premio della Critica alla XIX Edizione del Premio delle Arti e della Cultura di Milano nel 2007 ed il Primo Premio alla XI Edizione del Concorso Nazionale di Scultura Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo nello stesso anno. Nel suo percorso professionale Maria Molteni ha dato prova di una grande poliedricità, affrontando studi scientifici, dimostrando interessi verso la psicologia e conseguendo un Diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Parma. Da sempre attratta dalla materia tangibile e dunque plasmabile sia idealmente che fisicamente dalle mani dell’uomo, l’artista affina le proprie capacità scultoree, attraverso un’intensa esperienza in fornaci e cave. I materiali prediletti dalla Molteni per le sue creazione artistiche sono il bronzo, il ferro e l’alluminio, che fondendosi e accostandosi in un gioco di abbaglianti visioni, confluiscono in volumi imponenti, solchi impenetrabili, lacerazioni discontinue e flussi di rapide volute, che restituiscono allo spettatore la forza degli enigmi insolubili della mente umana. Coni, sfere, linee rette e ondulate sono caratterizzate da una semplicità ritmica che alleggerisce il peso della massa scultorea, affinando la profondità dei corpi senza privarli di un intenso impatto scenico ed estetico. Sorrette da una logica elaborazione progettuale e realizzate con grande consapevolezza tecnica, alcune opere sono state recentemente selezionate per allestire le scenografie dello spazio promozionale del programma Il Milionario, condotto da Gerry Scotti e in onda sulle reti finivest. Le sculture di Maria Molteni saranno dunque fruibili nel mese di settembre presso l’atrio del Teatro Sociale e nel Battistero di Canzo, oltre al già citato patio chiuso di Palazzo Tentorio, in una mostra curata dal critico Claudio Rizzi e organizzata col patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia di Como e del Comune di Canzo.