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Un giorno da giurata

Membro della giuria di YCC 2013, il concorso di arti applicate per giovani creativi organizzato da Chevrolet e tenutosi a Milano il 5 giugno 2013. Il resoconto dell’evento su Cultart.

 Un giorno da giurata

di Laura Luppi

Mercoledì 5 giugno ore 10.00, via Ariberto 31 Milano.

Mi trovo davanti al cancello di ingresso della galleria My Loft. Un po’ di anticipo non guasta mai, soprattutto in occasioni importanti come questa. Ad accogliermi in veste di giurato trovo il sorridente gruppo femminile di PidiErre, l’agenzia che si occupa dell’evento e di noi giornalisti, alle prese con comunicati stampa, immagini per web e informazioni da reperire per non farci cogliere impreparati. Grazie alle prime presentazioni mi imbatto in un piacevole dialogo con il direttore pubbliche relazioni di Chevrolet, Valentina Orena, la quale mostra subito grande interesse verso i componenti della giuria incalzano con un graditissimo “Possiamo darci del tu?”. Partono gli scatti, per fortuna senza flash, del giovane fotografo chiamato a immortalare ogni momento della giornata, ma tra un sorriso e l’altro per fortuna c’è chi come me si sente leggermente in imbarazzo. Il clima si fa presto gioviale senza rinunciare alla serietà del motivo che ci ha riuniti in una soleggiata mattinata di primavera nel cuore di Milano: valutare con attenzione i progetti proposti dagli studenti nelle quattro categorie “Moda”, “Fotografia”, “Video” e “Visual Arts”. La posta in gioco è alta, e non solo in termini economici, ma soprattutto di crescita professionale. La nostra responsabilità è grandissima. Ci tiene giustamente a precisarlo una mia collega, che con tono simpaticamente minaccioso mette tutti in guardia dal prendere sotto gamba il nostro ruolo per il futuro di questi ragazzi. Tutti d’accordo, quindi.

Dopo un cortese buffet di benvenuto siamo chiamati ai nostri posti nella piccola sala che ci riunisce all’ascolto di Valentina, la quale ci illustra la filosofia del marchio Chevrolet, i modelli delle auto più diffuse e premiate, la loro popolarità anche nel mondo del cinema e della musica, infine l’interesse del brand verso il Manchester United e le associazioni no-profit che si occupano di educare attraverso lo sport (vedi One World Futbol Project). Arriviamo così al tema del concorso YCC 2013: comunicare i valori e la passione del calcio. Bene, il quadro è chiaro, si può cominciare con le valutazioni individuali armati di penna e cartelletta personale.

La zona più ampia dello spazio espositivo è dominata dai bozzetti dedicati a una moda sportiva. Assorti nelle nostre riflessioni finalmente ci scordiamo del fotografo che discretamente continua a scattare. Il tempo scorre veloce, ma non si può accellerare il ritmo. Le schede di valutazione vanno compilate con precisione, bisogna considerare ogni dettaglio. Forse però ho un po’ esagerato, in effetti a un certo punto mi accorgo di essere rimasta l’ultima del gruppo ancora nella prima sezione…

Di numero decisamente inferiore le fotografie presentate hanno un’immediatezza sulla quale non si può troppo temporeggiare. Abituati come siamo alla miriade di cartelloni pubblicitari, l’impresa è certamente meno ardua.

Più complicato è invece stabilire quale dei tanti progetti di rivestimeto auto possa meritare il giusto premio. La qualità è davvero alta, la discriminante diviene il gusto estetico e l’attenzione ai requisiti indicati.

Infine la video arte concentra le sue energie in otto proposte, tutte meritevoli di menzione anche solo per l’abilità con la quale i ragazzi si sono approcciati allo strumento. In questo caso per me vince l’emozione.

Bene, finalmente il mio compito è concluso. Appoggio le cuffie del tablet grazie al quale ho potuto visionare i filmati. Soddisfatta del mio lavoro, alzo lo sgardo fiera. Eppure a ben guardare sono proprio l’ultima del gruppo. Il rinfresco è già cominciato, è il momento anche per me di riposarmi un po’, confrontarmi coi collegi e attendere il verdetto finale.

 

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